Domenica 27 luglio è stata una giornata importante per l'iniziativa "Ultimo giorno per Gaza". Alle ore 22:00, migliaia di comuni italiani, parrocchie e cittadini si sono uniti per esprimere il proprio dissenso contro il massacro sistematico della popolazione palestinese a Gaza e in Cisgiordania. Una tragedia ormai ampiamente documentata dalle Nazioni Unite e da innumerevoli video, che ha sollevato una crescente indignazione nell'opinione pubblica verso l'inerzia dei governi occidentali. Questi, infatti, restano ancora impassibili di fronte a un massacro quotidiano, alla segregazione e all'occupazione illegittima dei territori palestinesi da parte di Israele.


Le sirene della municipale di Marineo davanti allo storico castello.
Anche realtà locali hanno risposto all'appello: a Marineo è stato il Comune a far suonare le sirene delle auto della polizia municipale, mentre a Bolognetta hanno suonato le campane della parrocchia Maria SS del Carmelo. Questi gesti, seppur simbolici, rappresentano un tentativo di pressione affinché l'Italia e l'Europa interrompano i loro accordi con Israele, adottando misure di isolamento e sanzioni.
Per i cittadini è sconcertante constatare l'inerzia del governo italiano di fronte a una simile barbarie. Se questa passività dovesse continuare, è probabile che i governi europei saranno ricordati nei libri di storia come complici di queste atrocità. Ma i cittadini non vogliono essere assimilati alle scelte dei loro governi, che sono più attenti più alla finanza e al denaro che alla vita umana di civili innocenti.
Di fronte a tanta ingiustizia, ai cittadini non resta altro che manifestare il proprio dissenso e far sentire la propria voce. Finché sarà possibile, finché non verrà negato anche questo diritto.
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